Disegno analogico di Betty Edwards - Pace e Depressione

Peace by Franck, analogical drawing in graphite, June 12th 2010.

🇮🇹 Nell'affrontare i disegni analogici di Betty Edwards che riguardano due stati d'animo, ho preferito mostrarne uno positivo e uno negativo: la Pace e la Depressione. 

Di entrambi ci sarebbe molto da analizzare, però penso che la visualizzazione della Depressione è troppo fastidiosa e preferisco accompagnarla a qualcosa di luminoso, come la Pace. Credo di non aver mai sofferto di questa malattia dell'anima, anche se pensiero comune è che molti artisti ne siano affetti, anche per un eccesso di sensibilità, forse, e perciò sarebbero i portabandiera di questa triste condizione umana. Perciò il mio disegno sarà la rappresentazione di cosa possa scuotere e oscurare la vita di una persona depressa, con rispetto, attenzione e sincera empatia. D'altronde, penso al teatro o al cinema: i più grandi interpreti di assassini, non erano necessariamente killer di professione! 😜

Betty Edwards analizza le affinità nei disegni che riguardano la tranquillità o la pace. Hanno tratti leggeri e soprattutto orizzontali. Lo stesso ho notato nei miei, sia quello di sei anni fa sia questo di adesso. Ho notato però che, come molti studenti della Edwards, il primo era fluido, come acqua che fa grandi e morbide spire o un arioso turbine di seta leggera. Nel "Disegnare ascoltando l'artista che è in noi" è interessante anche il parallelo che Edwards propone nella storia dell'arte: un panorama ampio e orizzontale, sfumato, crea immediatamente un'emozione di tranquillità. 

Depression by Franck, analogical drawing in graphite, June 12, 2010. 

Per la depressione, trovo che la mia rappresentazione attuale sia più inquietante - considerando forse anche questo mio momento della vita - perché sembra un vortice che risucchia in basso. Betty Edwards fa notare che gli elementi comuni ai disegni analogici sono linee dirette giù o figure scure nella parte in basso della cornice. 

Si pone anche un interessante domanda: nel linguaggio verbale figurato, per descrivere questa emozione si dice "sentirsi giù". Allora, cosa è venuto prima? Il linguaggio visuale che occupa e tende alla parte inferiore oppure quello verbale? A mio avviso, l'emozione distruttiva della depressione ha dei sintomi nel corpo: spesso, ipotensione, mancanza di forze, pensieri cupi dissociati dalla realtà contestuale, che oscurano la vista, un peso che modifica anche la postura, spalle basse, sguardo e viso verso terra, pesantezza nel muoversi, apatia. E non considero i tratti del viso... Entrambe le descrizioni perciò hanno esteriorizzato qualcosa di interiore.

🇬🇧 Dealing with analogical drawing by Betty Edwards about two different states of mind, I decided to show one positive and one negative together: Peace and Depression. 

There should be many things to consider about those two, but I think that the visualization of depression is too disturbing thence I prefer to show it together with something bright, as peace is. I believe that I have never been affected by this soul illness, also if it's common thought supposing that many artists should suffer from it, maybe for being excessively sensitive; in consequence, they should be standard bearer of that sad human condition. Well, my drawing will be the representation of what could shake and black out the existence of depressed individual, with respect, attention and sincere empathy. Otherwise, I consider as at the theatre or at the cinema: the most impressive interpreters of assassins wouldn't have necessarily been professional killers, would they? 😜

Peace by Franck, analogical drawing in graphite, October 5th, 2016.

Betty Edwards points out the similitudes among the drawings about tranquillity and peace. All presents light lines and, moreover, horizontal. I found out the same in mines, both the one of six years ago and the current one. I saw, however, as many Edwards' students, that my first one was more fluid,  as it were water flowing in wide, soft coils or such as one airy whirl of light silk. In "Drawing listen to the Artist Within", it is interesting too how Edwards shows the examples from history of the art: the wide-open, horizontal and pale landscape makes us feel tranquillity. 

As for depression, I found my current visualization more disturbing - maybe for my moment in life - because it looks like a vertigo which sucks down. Betty Edwards shows that lines downwards or black images below in the frame are the most common elements among its analogical drawings.

She asks also an interesting question: in verbal figurative language, describing this emotion it is said "to feel down". Then, what did it come first? The visual or the verbal language? In my opinion, the destructive emotion of depression shows symptoms in the body: often, low blood pressure, feeling weak, gloomy thoughts disconnected from the real context that make darker the sight, a burden modifies even the posture, low shoulders, low glance and face down to the ground, feeling hard to move, apathy. And I don't count the face features... Both descriptions have expressed something inside out. 

Depression by Franck, analogical drawing in graphite, October 5th, 2016. 

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