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Luglio - Disegno dal vero #3 - Pastelli Degas

Disegno dal vero_Pierre Noir © Franck
Sketch with pencil Pierre Noir HB, fusaggine and black and white soft pastels
on rough paper 40,5x29,7 cm.
Rome, 9th July 2018.
🇮🇹 La mia terza lezione di Disegno dal Vero è stata dedicata ai Pastelli Degas e stavolta il docente di Scuola Romana dei Fumetti è stato Guido D'Angelo. 
Ho scoperto una matita che non conoscevo, di un nero intenso e dal nome curioso: la Pierre Noir. 🌙 Questo nome mi ha subito fatto immaginare un Pierrot tutto vestito di nero che, con la lacrima sul viso pallido, saltella invisibile nei giardini. 😹Ho disegnato la figura con la durezza HB: il suo tratto è deciso e gessoso. Ho preferito usare direttamente la gommapane, piuttosto che rischiare la macchia. Ho intensificato i contorni e gli spazi negativi con la fusaggine. Ho reso infine le ombre, i volumi e i punti luce con i pastelli morbidi Degas, simili a gessetti. Anche il contorno è colorato a pastello, che ho sfumato con un fazzoletto di carta.
Inizio a centrare meglio la figura nel foglio, impratichendomi con l'unità di misura della matita. Stavolta la posizione raggomitolata, alzava il livello di difficoltà, perché bisognava rendere comprensibile anche il volume e non solo le proporzioni. 
Questo è stato il mio secondo schizzo ed è molto piaciuto. Anche la modella mi ha fatto i complimenti e questo mi ha lasciato una bella soddisfazione: sì, perché si può valutare il tratto, le proporzioni, la massa, ma io mi convinco che ho reso bene l'immagine solo se è riconoscibile, se ha in sé quella caratteristica che la rende viva ed unica. Quindi, si può immaginare come sia piacevole ricevere i complimenti dal soggetto del proprio lavoro! 😀 
In realtà, il primo studio della lezione è stato in sanguigna e gessetti, il primo sanguigna, il secondo bruno e il terzo bianco. La posizione raggomitolata era una sfida anche per la profondità. Il docente ci ha suggerito di non fermarci al dettaglio, ma considerare la massa, la diversità fra i capelli ed il corpo e lavorare bene con il tratteggio per le ombre, evitando la spiacevole resa "pelosetta". 😁 
Per quanto mi riguarda, mi esalto con la resa morbida della muscolatura, rispetto al tessuto o ai capelli. Infatti, ho usato lo sfumino e il fazzoletto di carta per lo sfondo. Avrei voluto rendere meglio i punti luce, ma si può fare se il supporto è scuro, usando il pastello o la tempera bianca, oppure scurendo con un tono medio la figura e poi usando la gommapane. 
A D'Angelo ho chiesto infine se potevo creare io stessa lo sfondo: si può fare con una carta ruvida per acquarello ben tesa su tavola - buona la Tiziano, la Winsor & Newton e la Fabriano di grammatura intorno a 280mg/m. Le dimensioni ideali per un buon ritratto in chiaroscuro sono 33x40 cm o F4, un foglio 100x70 è buono per una figura intera, non per i dettagli... Potevo rivelare che io ho eseguito KURT in quella dimensione, cercando di rendere espressione e volume? Solo la pazzia di un'autodidatta può portare a termine imprese simili! 😆
Pastelli Degas_sanguigna © Franck
sketch with sanguigne pencil, soft pastels Degas on paper 40,5x29,7 cm.
Rome, 9th July 2018.

🇬🇧 My third lesson of Figure Design dealt with Degas Pastels and, this time, the teacher of Scuola Romana dei Fumetti was Guido D'Angelo. I found out another pencil that has got an intense black   and I've never used, which is called Pierre Noir.  🌙 This name made me already figure of Pierrot, all in black, with the tear on his pale face, who is jumping around in a garden at night, quite invisible.  😹 I drew the figure with HB softness: the line is evident and chalky. I decided to use only kneaded eraser, rather than risking to make a stain. With fusaggine, I drew the contours and negative spaces. At last, I made shadows, volumes and high-light points with soft pastels Degas, which look like chalks. The contours was lined with pastels, blending with paper towel. 
Now, my sketch has been getting the centre of the paper, thanks to choosing the measure unit. 
This time, the pose of the coiled up figure resulted harder because we should make clear also the volume beyond the proportions. 
That one was my second sketch and received some compliments. Even the model congratulated with me and this fact gave me satisfaction: yes, because we may consider lines, proportions, masses, but I am sure that the drawn is good only if it is really recognizable, only if it brings some character inside which made the figure alive and unique. Thence, you could guess how pleasant was to gain the compliments from the subject of my sketch!  😀
Actually, my first drawing of the lesson was with sanguigne pencil and soft pastels: sanguigne, dark brown and white. The coiling up pose was a challenge for depth too. The teacher suggested that we should not focus on details, but consider volumes, difference between skin and hair and we should finely trace the shadows, avoiding that the lines look like hairy surface!   😁
As for me, I like rendering the softness of the musculature, rather than putting the stress on wavy hair and cloth. Therefore, I used the blender for the body and paper towel for the background. I would like to point out better the high-lights, but it would have been possible if the support was darker, with white pastels and gouache, otherwise, making darker with some middle tone all the figure and then working with kneaded eraser. 
In the end, I asked D'Angelo if it was a good idea to paint the background before drawing: that is possible with a rough water-paper, well-tended over a table - it is fine Tiziano paper, Winsor & Newton and Fabriano of grammature from 280mg/m on. The ideal dimensions good for a portrait in chiaroscuro would be 33x40 cm or F4, while 100x70 is good for full-length figure, not for details... Could I say that I drew KURT with that dimension, trying to point out emotions and volume as well? Only a crazy self-taught portraitist could imagine to dedicate oneself to such a challenge!  😆

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