De Niro © Franck. Sketch in graphite HB and 2B on #FABRIANO paper 29,7x21 cm. Rome, 11th April 2018. |
🇮🇹 Mi sto allenando con il chiaroscuro, perché ho intenzione di eseguire alcuni ritratti di musicisti Rock. Nel frattempo, mi è capitato una serie di scatti con Robert De Niro, su una pagina Facebook di cinema.
Ho disegnato De Niro a mano libera, senza griglie, solo per il piacere di riallenare la mano e l'occhio. Non è un'opera d'arte, ma sono felice del risultato lo stesso, perché credo di aver colto l'essenza. Ho iniziato il disegno con ampie linee che accennavano l'arco delle sopracciglia, il naso e la linea inferiore degli occhi. Quindi ho cominciato a tratteggiare lo sguardo, le ombre e infine il reticolo della pelle. Sono passata dalla matita HB alla più morbida 2B, per aumentare le ombre.
Quello che mi ha sempre colpito è come De Niro sappia esprimere tutte le gradazioni delle emozioni, dalla ferocia alla vulnerabilità. Noi pubblico spesso scegliamo una sola "maschera" e cancelliamo tutto il resto, illudendoci di aver compreso l'attore.
Nella professione dell'attore spesso non si bada solo al livello qualitativo. Personalmente io ammiro il coraggio e la longevità artistica di De Niro. Rischiare è vitale per un attore, pure se affermato come lui: anche nel film dozzinale, nel ruolo comprimario, De Niro si è messo alla prova cercando di raccontare la vita oltre il pregiudizio che la celebrità offre. Non esiste una decade senza un suo personaggio e se ora qualcuno lo conoscerà in un film di poco valore, sarà sempre uno spunto per conoscere altri capolavori a cui ha collaborato.
Ha ispirato intere generazioni di attori con Taxi Driver o Toro Scatenato di Scorsese, Novecento di Bertolucci ed indimenticabile è il suo Al Capone in Gli Intoccabili di De Palma. Eppure, io sono rimasta a bocca aperta davanti l'esaltazione dei ruoli più fragili, come in Risvegli, a fianco di Robin Williams dove loro insieme rendevano tutto luminoso; oppure, Stanley un uomo che si riscattava dall'analfabetismo grazie a una formidabile amicizia con Iris, ovvero Jane Fonda, in Lettere d'Amore di Martin Ritt; e perché disprezzare la sua prova in La stanza di Marvin, dove la maschera feroce del cinema diventava un frastornato ma onesto dottore, solo attore non protagonista a fianco di Diane Keaton e Meryl Streep e di un Leonardo di Caprio in fieri. Anche un semplice personaggio come Lo Stagista inaspettato di Nancy Meyers gli ha permesso di raccontare con uno sguardo, le riflessioni e la sensibilità di un uomo adulto dignitosamente alla ricerca di un nuovo inizio.
Ecco quello che ho voluto riportare negli occhi di Robert De Niro in poche linee. 😉
🇬🇧 I am working with chiaroscuro lately, because I'd like to portray this way some musicians of Rock. In the meantime, it happens to me to see on a Facebook Page about cinema some portraits in B/W pictures.
I like drawing expressive faces, not matters whether old or young, it is sufficient that they have got a light within and they catch my attention: those faces go on telling their story, even after having finished my portrait.
I sketched Robert De Niro by hand, without any frame, just for training my hand and eyes. It is not an artwork, but I like the result as well, because I feel to have captured the essence.
I started the drawing in wide lines which designed the arch of his eyebrows, nose and the line under his eyes. Thence, I began to draw his look, the shadows and at last, the lines over his skin. I passed from the HB pencil to the 2B, to add more shadows.
What has always impressed me about De Niro is how he can express all the shades of emotions, from fierceness to total vulnerability. As audience, we often choose only one 'mask' and forget all the rest, deceiving ourselves to understand the actor.
In the job of actor, the qualitative level often doesn't take interest. On my point, I admire De Niro's courage and artistic longevity. Risk is essential for an actor, though popular as he is: also in some average movie, as supporting actor, De Niro challenged trying to tell life, beyond prejudice that celebrity may gives. There is no decade without one of his characters and even if now somebody is going to know De Niro through some ordinary movie, that would be always a starting point to learn about his masterpiece interpretations.
He has inspired whole generations of actors, thanks to Taxi Driver or Raging Bull by Scorsese, Novecento by Bernardo Bertolucci, and he is unforgettable when he played Al Capone in The Untouchables by De Palma. Yet, I was amazed watching at his most fragile characters, such as in Awakenings next to Robin Williams, where they together made everything bright; and also, when he played Stanley, a simple man who released himself by learning to read and write with the help from his friend Iris, interpreted by Jane Fonda, in Stanley & Iris by Ritt; why we should ignore his work in Marvin's Room, where the champion of fierceness played the role of a fuzzy but honest doctor, next to Diane Keaton and Meryl Streep and a young Leonardo Di Caprio. Even the simple character in The Intern by Nancy Meyers allowed him to tell a story from the point of view of a mature man, who is looking for a new start with dignity.
That's what I would like to sketch in few lines through Robert De Niro's eyes. 😉
That's what I would like to sketch in few lines through Robert De Niro's eyes. 😉
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